L’apprendimento dell’italiano per gli stranieri: un efficace strumento di cittadinanza

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C’è una storia… una storia lunga 4 anni che si chiama ICAM: Italiano Cantiere Aperto Marche.

Una storia che non nasce dal nulla, in quanto l’attivazione di percorsi di accoglienza, di alfabetizzazione, di insegnamento della lingua italiana a stranieri per favorire il processo di inclusione, risale già al ‘vecchio millennio’ su tutto il territorio regionale.

Ed è altresì una storia che – basta guardare quello che quotidianamente avviene sulle nostre coste – è destinata a continuare.

Vale però fare il punto di 4 anni di lavoro in cui questa storia, grazie al Coordinamento della Regione Marche e alle possibilità offerte dai Fondi Europei per l’Integrazione (FEI), ciò che si affrontava prima in regime di emergenza è diventato sistema, ciò che prima veniva spesso ‘tamponato’ grazie alla costruttiva improvvisazione e diventata consapevolezza professionale.

Il Convegno conclusivo di venerdì 22 maggio ha messo in luce la ricchezza di questo percorso quadriennale che ha consolidato una rete di attori, ha formato personale sempre più specializzato e adeguato, ha creato un “modello di lavoro” che rifugge da facili luoghi comuni – sia di chi dice che tutto funziona, sia dei maestri della discriminazione – ma sa affrontare concretamente una realtà in continuo mutamento, per preparare una società più equa e accogliente per tutti.